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  1. 2.2 RISCHIO IDROGEOLOGICO E GEOLOGICO


Il territorio comunale dal punto di vista del rischio idrogeologico, considerati i dati forniti dall’Autorità Di Bacino del Fiume Tevere e dall’ISPRA ed i risultati dei rilievi effettuati, è caratterizzato dagli scenari di rischio descritti nei seguenti paragrafi.


2.2.1 RISCHIO IDRAULICO


Nell’ambito del presente studio, sono state riportate sulla Carta dello Scenario di Rischio Idrogeologico e Geologico (ALL. 3) le fasce di pericolosità di esondazione indicate dal PAI dell’Autorità di Bacino del Tevere, che esprimono la probabilità del verificarsi dell’evento esondazione e sono definite sulla base dei tempi di ritorno “Tr” (intervallo di tempo espresso in anni che mediamente intercorre tra due ripetizioni successive dell‘ evento stesso). Nello specifico sono:


FASCE A: corrispondente ad un tempo di ritorno 50 anni; FASCE B: corrispondente ad un tempo di ritorno 200 anni; FASCIA C: corrispondente ad un tempo di ritorno 500 anni.


Sulla stessa carta sono riportate tre classi di rischio:

RISCHIO R4: zone a rischio molto elevato per il quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone; danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale; la distruzione di attività socio-economiche.


RISCHIO R3 zone a rischio elevato per il quale sono possibili problemi per l’incolumità delle persone; danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi; la interruzione di funzionalità delle attività socioeconomiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale


RISCHIO R2 zone a rischio medio per il quale sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale che non pregiudicano l’incolumità del personale, l’agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche


In base a dette condizioni, sono stati definiti due scenari di rischio, uno afferente al corso d’acqua principale, rappresentato dal fiume Aniene e l’altro ai corsi d’acqua secondari.


In entrambi i casi gli scenari attengono esclusivamente ad eventi di TIPO B, data la loro natura ed estensione, considerato l’intervento coordinato di più Enti (Comune – Prefettura – Regione).


a) Scenario Rischio Idraulico corso d’acqua principale: Fiume Aniene


Il Fiume Aniene costituisce il corso d’acqua principale presente sul territorio tiburtino; il suo flusso è regolato dalla chiusa posta nel Bacino San Giovanni, che permette la laminazione delle piene ed il monitoraggio costante del deflusso dell’acqua.

Il PAI individua le seguenti aree di rischio:


Aree a rischio R4


Il massimo evento di piena si è registrato il 21/05/2008, nel corso del quale è stata misurata una portata di 525 m3/s alla diga del Bacino San Giovanni ed un’altezza idrometrica di 5,15 metri all’idrometro di Ponte Lucano. Durante questo evento si sono verificate importanti esondazioni, che hanno interessato l’area di Ponte Lucano, parte della Via Maremmana e l’area dell’Albuccione, dove hanno causato gravi danni ad abitazioni ed attività commerciali. L’elevata altezza idrometrica del fiume ha ostacolato, inoltre, il deflusso del Fosso San Vittorino, che si è innalzato notevolmente tracimando in più zone della Via Maremmana, dal km 1.700 al km 2.400, allagando diverse case del Villaggio Adriano ed attività commerciali; l’allagamento della Via Maremmana, lungo il tratto indicato, non ha permesso l’intervento di mezzi di soccorso usuali dal vicino casello autostradale “Tivoli” dell’A24. Da questo evento si può desumere che altezze idrometriche superiori a 5 metri misurate all’idrometro di Ponte Lucano riflettono la possibilità di estesi allagamenti, con conseguenti notevoli danni a persone e cose, nelle aree R4 identificate dal PAI.


Un evento simile, ma di minore entità, si è verificato a Marzo 2011 quando l’altezza idrometrica di Ponte Lucano ha raggiunto 4.18 metri; nel corso di questa piena si sono registrati allagamenti nell’area di Via Giuseppe Verdi e Via Vincenzo Bellini in località Albuccione, ma con danni inferiori rispetto all’evento del 2008, in quanto le abitazioni sono state solo lievemente coinvolte.


Con riferimento ai dati acquisiti e sulla base delle osservazioni effettuate nel corso degli eventi pregressi, si possono prevedere in maniera verosimile gli scenari di


evento per l’esondazione del Fiume Aniene in funzione dell’altezza idrometrica misurata a Ponte Lucano:



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Fig. 8 e Fig. 9: Evento alluvionale del Fosso San Vittorino del 14/10/2015


Si fa presente che nel corso di questa esondazione, il Fiume Aniene non superava i

3.5 metri di altezza idrometrica a Ponte Lucano e non vi erano in atto fenomeni di

reflusso delle acque nel fosso.


L’esondazione di questo fosso può precludere la fruibilità del casello autostradale A24 e della via Maremmana Inferiore.


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Fig. 10: Evento alluvionale del Fosso San Vittorino del 14/10/2015


Fosso San Pastore


Il Fosso San Pastore è un modesto affluente del Fosso delle Prata, che attraversa gli abitati di Colle Nocello e San Pastore; i precedenti fenomeni di esondazione hanno interessato un’area comprendente numerose abitazioni.


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Fig. 11: Fosso San Pastore esondazione 2015


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Fosso Le Prata

Fig. 12: Esondazione Fosso San Pastore 2015


Il Fosso Le Prata, ha origine nel Comune di San Polo dei Cavalieri, attraversa il territorio del Comune di Guidonia Montecelio ed interessa quello del Comune di Tivoli in località Campolimpido – Favale; causa allagamenti nell’area di Campolimpido all’altezza del ponte che segna il confine tra il Comune di Tivoli ed il Comune di Guidonia, e nell’area di Favale, interessando le abitazioni poste lungo la strada Favale e Via Jacopo Sansovino.


Fosso Empiglione


Il Fosso Empiglione, proveniente dal Comune di Castel Madama, attraversa il quartiere “Arci Empolitana”–“Monitola”. L’esondazione di questo Fosso può causare l’interruzione dell’accesso a Tivoli dal Casello autostradale di Castel Madama e, quindi, dall’autostrada A24.


Fosso San Gregorio


Il Fosso San Gregorio proveniente dal Comune di San Gregorio da Sassola, attraversa il quartiere “Arci” causando ripetute esondazioni che avvengono in corrispondenza dei meandri che lo caratterizzano, con conseguente allagamento delle campagne circostanti. Vengono, talora, interessate anche alcune abitazioni poste a ridosso del


fosso, nonché un piccolo ponte, generando grave pericolo per gli automobilisti che lo attraversano.


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Fig. 13: Ponte Strada Arci, automobile intrappolata nell’esondazione del 2015


2.2.2 RISCHIO GEOLOGICO


Sono state riportate sulla Carta Dello Scenario di Rischio Idrogeologico e Geologico (ALL. 3) le aree esposte alle seguenti tipologie di rischio geologico.



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